Esperimenti di bianconero
Il bianconero (Black and White, BW, nel seguito) è una tecnica fotografica estremamente complessa se si vogliono dei risultati più che accettabili. Occorre curare innanzitutto la fase di ripresa, cercando appositamente delle scene contrastate, possibilmente con luce intensa e ombre forti. L'esposizione deve essere curata per evitare "bruciature" dei bianchi o pesanti sottoesposizioni sulle zone più importanti e ricche di dettaglio dell'immagine. In digitale si deve poi operare con tecniche più o meno complesse ma molto precise di postproduzione per ottenere il giusto compromesso tra esigenze estetiche, di visione e di resa dei dettagli. La differenza tra due BW tratti dalla stessa immagine di partenza può anche essere minima ma decretare il prevalere di una versione sull'altra. Tutti questi motivi mi hanno sempre scoraggiato dall'affrontare il BW in maniera seria, fermo restando che prima o poi dovrò affrontarlo di petto. Nel frattempo mi sono limitato a cercare alcune immagini del mio archivio che potessero prestarsi ad esperimenti di BW ragionato in previsione di uno studio più approfondito.
Non ho mai avuto prima d'ora un'idea precisa di come dovesse essere un BW. Alcuni ritengono che si debbano ottenere immagini in BW pulitissime, ovvero nitide e prive di rumore elettronico o grana; altri prediligono invece la presenza di grana e una nitidezza meno esasperata. A livello di contrasto sono tutti d'accordo che esso debba essere alto, con neri profondi e grigi squillanti: in tal caso però c'è chi predilige un nero talmente preponderante da coprire molti dettagli per avere una maggior drammaticità.
Dopo aver "letto" un libro fotografico di Toni Nicolini (fotografo del TCI) del 1978, dedicato alla città di Venezia, mi sono innamorato di quell'effetto sgranato, rumoroso e molto contrastato (ma non eccessivamente) tipico delle vecchie foto di reportage anni '70. All'epoca si usava ovviamente la pellicola e allora la domanda che mi sono posto è : "come posso duplicare la resa di una pellicola da BW in digitale con Photoshop?". La risposta l'ho parzialmente trovata su internet ed è basata sullo strumento "miscelatore canale di photoshop".
Tale strumento si usa spesso per ottenere BW spuntando l'opzione "monocromatico" (Vedere figura a fianco). Il miscelatore consente di mescolare i canali monocromatici R G B per ottenere l'effetto voluto e giocando con le percentuali si ottengono BW diversi. Ogni pellicola in BW può essere riprodotta a partire da un set di valori consigliati per R G B. In tal modo si ottengono le combinazioni di grigi che più si avvicinano alla resa della pellicola. Un'ottima pellicola era la Fuji Neopan 1600 i cui valori consigliati (si veda il prossimo link) sono R= 36% G=25% B=39%.
Io ho usato questi valori per tutti i miei esperimenti, ma ovviamente ognuno ha i suoi gusti e potete trovare altri valori di altre pellicole come la Ilford HP5 qui:
Occorre inoltre utilizzare, e questo è stato il mio piccolo intervento, anche una curva ad "s" per aumentare il contrasto dell'immagine (Vedere foto a fianco), altrimenti l'immagine semplicemente convertita col miscelatore canale tende ad essere piatta e poco significativa. Occorre creare una s molto ampia ed accentuata, anche a rischio di perdere un po' di dettagli nelle ombre e nelle luci, per poter replicare quell'effetto anni '70 a cui mi riferivo precedentemente. Comunque anche in questo caso si parla di gusti strettamente personali.
Ultimo passo è l'aggiunta della grana, che ovviamente deve essere tanta (pellicola 1600 ASA). In Photoshop CS2 si applica una grana dall'aspetto piacevole e reale in questo modo:
- Creare un nuovo livello vuoto
- Edit (Modifica)>Fill (Riempi) >Gray50% (Grigio al 50%)
- Cambia il metodo di fusione in "Overlay" ("Sovrapponi")
- Noise (Rumore)>Add noise (Aggiungi rumore)>scegliere la percentuale voluta (io uso 8-9%)
- Layer (Livello)>Merge down (Unisci sotto)
In omaggio a Toni Nicolini, di cui purtroppo non c'è un sito ufficiale a lui dedicato al momento della stesura di questo post, propongo qui di seguito una parte degli scatti eseguiti a Venezia e convertiti in BW. Il risultato mi pare accettabile a livello qualitativo e rappresenta sicuramente uno spunto per nuovi ed approfonditi studi su questa tecnica fotografica. Buona visione.
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