DIARIO DEL VIAGGIO IN ISLANDA CONCLUSO. DIARIO DEL VIAGGIO IN NORVEGIA, ISOLE LOFOTEN IN CORSO. BUONA LETTURA!
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mercoledì 7 novembre 2007

In Engadina per la seconda volta

E' sempre un piacere tornare in Engadina! In questa zona della Svizzera la fotografia di volatili ed altri animali è sempre un sogno, il paradiso per ogni appassionato della Natura. Una manciata di noccioline sono sufficienti per attirare gli uccellini a poca distanza e addirittura basta allungare una mano, che le cincie cominciano ad usarla come posatoio! La confidenza che danno agli uomini è di fatto unica al mondo, considerando anche che a Pontresina (Engadina) non ci troviamo in una riserva naturalistica tipo zoo gestita e protetta come protrebbe essere il parco delle Cornelle qui in Italia.

L'ultima volta (vedi Engadina I e Engadina II) che sono passato da queste parti avevo fatto delle fotografie a mano libera con la mia vecchia Nikon D50 e l'aiuto di un monopiede e di un flash. La settimana scorsa, invece, sono tornato con una D200, un solido treppiede e lo stesso obbiettivo, un Sigma 70-300 apo macro DG.

Lascio ora lo spazio alle foto (CLICK ON).

Come ogni volta, è immancabile la cincia che viene a mangiarti le noccioline sulle mani :)







Nikon D200,Sigma 70-300,iso640,120mm,1/250,f/11,mano libera



Una cincia bigia si staglia su uno sfondo lontano e illuminato: l'ideale per metterne in risalto la bellezza






Nikon D200,Sigma 70-300,iso640,270mm,1/350,f/11,treppiede



Il soggetto che avrei voluto immortalare più di tutti e finalmente ci sono riuscito. Un picchio muratore! Parte 1 :)






Nikon D200,Sigma 70-300,iso640,195mm,1/125,f/11,treppiede



Picchio muratore parte 2 :)








Nikon D200,Sigma 70-300,iso640,300mm,1/400,f/11,treppiede


Una cincia dal ciuffo. Questo esemplare non ero riuscito a fotografarlo la scorsa volta e finalmente ce l'ho fatta, anche se devo ammettere che lo scatto di partenza non era uno spettacolo e che ho dovuto fare tanta postrroduzione per tirarla fuori così ;) La cosa più bella, come mi hanno fatto giustamente notare, è l'espressione "cattivissima". Di solito questi uccellini hanno un'espressione smielata sul volto :)








Nikon D200,Sigma 70-300,iso640,220mm,1/250,f/11,treppiede



Note tecniche: Ho usato la Nikon D200 impostata con AdobeRGB modoIII, contrasto basso, WB auto. La macchina era montata su treppiede assieme al flash esterno Sigma ef-500 DG super, opportunamente sottoesposto onde evitare di rovinare la luce ambiente. Ho utilizzato la messa a fuoco automatica sulla zona dove mettevo le noccioline e scattavo con un flessibile (per evitare di muovere troppo la fotocamera premendo sul pulsante dello scatto) appena gli uccellini si posavano nei pressi. Per garantire una sufficiente profondità di campo ho chiuso molto il diaframma, il che ha reso gli sfondi abbastanza "pesanti". Per rimediare si deve trovare uno sfondo abbastanza lontano. Agli alti iso la D200 si è comportata bene, non rovinando eccessivamente le foto col rumore dovuto all'amplificazione della sensibilità. La volta scorsa ho lavorato perlopiù a 400 iso con la D50, ma era un periodo diverso dell'anno: c'era la neve e quindi l'ambiente era molto più luminoso.


mercoledì 14 febbraio 2007

Altre foto dall'Engadina

Continuo sulla scia del mio precedente intervento, proseguendo col racconto di altre foto scattate a Pontresina. Per chi fosse interessato a documentarsi ulteriormente su questa bellissima zona, il numero di questo mese di "Bell'Europa" dedica un intero servizio all'Engadina. In questo periodo li nei boschi c'è molta neve che crea uno sfondo davvero piacevole per le foto, quindi il mio consiglio è quello di tenervi un sabato libero per una bella gita fotografica.

Le foto sono state scattate tutte col Sigma 70-300 apo macro super II in modalità di esposizione manuale con esposimetro settato in "media ponderata centrale". Cliccare sulle immagini per ingrandirle alla dimensione originale.

Questa è una cincia mora. Per scattare la foto mi sono steso sulla neve rischiando una bella congestione. Il punto di vista molto basso rende in genere la foto degli animali molto più interessante, quindi vale la pena fare qualche sacrificio. Sulla neve consiglierei di stendere un panno per proteggersi dal freddo e dall'acqua. La luce naturale riflessa dal terreno innevato unitamente a un leggero colpettino di flash sottoesposto di 2,5 EV ha consentito di recuperare molto in termini di dettaglio e brillantezza dell'immagine. La foto è stata scattata infatti in una zona d'ombra, comunque non illuminata direttamente dal sole. In queste situazioni il flash è indispensabile. Le cince in questo caso sono state attirate a terra da qualche noce sbriciolata. Lo sfondo, piatto e distante, contribuisce molto alla qualità della fotografia.



iso 400, 195 mm, 1/500 s, f/8, flash, mano libera






Un picchio muratore continuava a salire e scendere dalla corteccia del suo albero preferito e l'unico modo per attirarlo sulla neve erano le noci tritate portate da casa. Questo magnifico volatile vale da solo tutta la fatica fatta nel corso della giornata per fotografarlo. Anche se a portata di obiettivo, restava sempre e solo un istante per terra. Occorre solo essere pronti a cogliere l'attimo. Il punto di vista basso valorizza ulteriormente questo soggetto.

iso 400, 300 mm, 1/400 s, f/7.1, flash, mano libera




Una cincia mora in fase di decollo dal rametto su cui era posata. In questo caso volevo ottenere una foto del genere puntando la fotocamera sullo stesso ramo, in attesa che una cincia vi si posasse. A fortuna si riesce ad anticipare di qualche millisecondo lo scatto rispetto alla partenza della cincia, con questo risultato. Il tempo deve essere impostato il più rapido possibile per congelare il movimento in abbinata col flash (tempo di sincro-x). Purtroppo con scarsa luce si ottiene questo "effetto notte".

iso 200, 300 mm, 1/500 s, f/9, flash, monopiede




Cincia mora. In questo caso ho cercato un ramo che mi consentisse di avere una visione isolata del volatile unitamente ad uno sfondo colorato e morbido. Qui si apprezza il soggetto ben distaccato dallo sfondo e valorizzato da una posa interessante dell'animale. Questo è il tipico risultato che va cercato e trovato dopo un piccolo appostamento e una serie di tentativi. Infatti, anche se avvezzi, gli uccellini sono comunque un po' diffidenti ai nuovi arrivati.

iso 400, 240 mm, 1/400 s, f/9, flash, monopiede

giovedì 8 febbraio 2007

Engadina....finalmente

Sabato scorso sono stato finalmente in Engadina per la prima volta. I soggetti fotografabili sono perlopiù volatili, scoiattoli, animali vari tipici della montagna e paesaggi. Questa meravigliosa zona si trova in Svizzera, Pontresina, val Roseg. Se volete andarci, si dice che Ottobre sia il mese migliore. Gli altri mesi sono comunque ottimi. Si può arrivare o in macchina o col treno del bernina. Nel primo caso munitevi di Franchi Svizzeri perché i parcheggi sono a pagamento: circa 2 franchi per 2 h 40 min. In autunno ed inverno la zona è innevata e i boschi sopra Pontresina sono affollati di volatili molto avvezzi alla presenza umana e quindi facilmente fotografabili se muniti di noci, arachidi, ecc...


Cliccare sull'immagine per ingrandirla:






Le cincie qua sono molto amichevoli e si fidano a mangiare direttamente dalle vostre mani :-)



Le specie più diffuse sono la nocciolaia, cince bigie, more, dal ciuffo, cinciallegre e picchi muratori. Se avete fortuna troverete anche degli scoiattoli che vi salteranno letteralmente sulle gambe (testimonianza di alcuni fotografi incontrati). Per chi non fosse interessato ai volatili, qui è possibile dedicarsi a paesaggi spettacolari. I boschi da queste parti danno l'impressione di essere ancora "incontaminati".

La giornata è cominciata bene, con una levataccia, ma un viaggio in macchina in compagnia di buoni amici e un paesaggio da favola. Prima di Sankt Moritz, a poca distanza da Pontresina, c'è un lago ghiacciato nelle ore mattutine che al ritorno abbiamo visto sciolto.
Il bosco sopra Pontresina non è enorme, ci sono molti sentieri e d'inverno sono tutti innevati. La temperatura è davvero bassa ma c'è un certo tepore dal sole a mezzogiorno, fino alle 15.00-16.00.

L'attrezzatura usata per questa uscita è stata molto semplice: Nikon D50, Sigma 70-300 apo macro super II, monopiede Manfrotto e testa a sfera 486rc2. Non disponendo di teleobbiettivi lunghi né tantomeno luminosi, l'ausilio del monopiede e testa sferica si è rivelato prezioso per limitare le vibrazioni indesiderate che possono nascere fotografando con un tele. Devo dire che questo monopiede è davvero solido e resiste praticamente a tutto: l'ho tenuto infilato nella neve per tutta la giornata, l'ho maltrattato ed è tornato a casa in perfette coindizioni. Le focali utilizzate vanno dai 200 mm ai 300 mm, con tempi tra 1/400 e 1/500 di secondo, f/7.1-f/9. Con queste impostazioni si ottengono foto decenti e nitide anche con ottiche non eccelse. Il 70-300 usato a queste focali alte perde molta qualità e l'unico modo per recuperarla è chiudere il diaframma a circa f/8. Di contro il fondale viene meno sfocato rispetto a quello ottenuto con un obiettivo a tutta apertura e quindi rischia di disturbare molto l'immagine. L'unico modo di cavarsela è puntare ad un volatile in modo che si stagli nettamente su uno sfondo lontano. Le sensibilità iso utilizzate non hanno mai superato i 400 iso per evitare il rumore. A pensarci bene è stato un errore non provare ad usare anche gli 800 iso, considerando che in postproduzione è possibile eliminarlo in maniera del tutto selettiva. Le immagini sono state infatti trattate col filtro noise reduction di photoshop cs2, applicato al solo fondale.
Un altro aspetto critico è la luce. Infatti nel sottobosco il sole è spesso schermato. Le ore migliori sono quelle tra mezzogiorno e le 15.00. A febbraio poi, verso le 16.00, in alcune zone del bosco il sole va a finire dietro le montagne. Il consiglio è quello di trovarsi un posto in cui filtrano i raggi del sole e metterci del cibo immediatamente in modo che gli animali si avvicinino prima che lo spot di sole si sposti.

Tutte le foto dell'Engadina le trovate nell'album Volatili-Birds . Ora propongo alcune foto commentate. Come sempre cliccate sulle immagini per vederle al 100%

Una nocciolaia attirata su un cumulo di neve con delle noci. Ero a circa 5 metri di distanza e allo scoperto. Con monopiede e obiettivo mi sono messo all'altezza delle noci e ho solo aspettato l'arrivo del volatile. La scelta del posto su cui mettere il mangime non è casuale: ho cercato uno sfondo sufficientemente lontano per sfocarlo nonostante il diaframma chiuso.




iso 200, 300 mm, 1/800, f/8, monopiede



Una cincia mora continuava a posarsi su questo rametto per poi tuffarsi verso il suolo a beccare il cibo. Non si stava un attimo ferma, quindi ho messo a fuoco sul ramo e appena si è posata ho scattato. La fortuna ha fatto il resto: si è mossa correndo sul ramo e l'ho immortalata a mezz'aria. La testa non è a fuoco, ma la composizione e la morbidezza dei toni ne fanno una foto molto piacevole.



iso 400, 195 mm, 1/400, f/7.1, monopiede, flash



Ecco un'altra cincia mora appollaiata sul suo ramo. In questa occasione mi trovavo nelle vicinanze di una mangiatoia e c'erano tantissimi uccellini che si sono abituati subito alla nostra presenza. Ho usato un leggero colpettino di flash per schiarire un po' di ombre e guadagnare in brillantezza. Purtroppo il mio obiettivo non mi consente di sfocare molto un fondale così ravvicinato, ma il risultato, soprattutto come nitidezza non è male.



iso 200, 300 mm, 1/500, f/8, monopiede, flash



Per ora il mio intervento termina qui. Un ringraziamento innanzitutto a Danilo e Rachele che mi hanno dato la possibilità di vivere questa bella giornata e poi a E.A. Juza per l'aiuto indiretto avuto dai consigli letti sul suo sito soprattutto per quanto concerne la postproduzione delle immagini.

NOTA di fine 2007: trovate altri post sull'Engadina e sugli altri animaletti che la abitano nei seguenti post:

Altre foto dall'Engadina (Febbraio 2006)
In Engadina per la seconda volta (Novembre 2007,con Nikon D200)
Paesaggi d'Engadina (Novembre 2007,con Nikon D200)