Islanda 2009: day 2, i primi fiordi
La prima giornata piena di viaggio comincia con un sole splendente e un enorme entusiasmo. Noleggiato un fuoristrada Suzuki Grand Vitara a Reykjavík, ci dirigiamo verso Nord imboccando per la prima volta la strada 1 hringvegur (Ring Road). Decidiamo di seguire il profilo dei primi fiordi a Nord della capitale per scoprire i primi paesaggi islandesi presso Hvalfjörður e Borgarfjörður.
Per viaggiare in Islanda è sufficiente una buona cartina dell'Isola, le strade sono poche e poco trafficate. Ci stupiamo della scarsa densità di veicoli anche sulla hringvegur, lungo cui ci fermiamo spesso per scattare fotografie semplicemente accostando con le quattro frecce!
Per viaggiare in Islanda è sufficiente una buona cartina dell'Isola, le strade sono poche e poco trafficate. Ci stupiamo della scarsa densità di veicoli anche sulla hringvegur, lungo cui ci fermiamo spesso per scattare fotografie semplicemente accostando con le quattro frecce!
Il primo fiordo che percorriamo è il Hvalfjörður, che nel pieno della luce di una bella giornata è uno spettacolo per gli occhi. Esso ha uno sviluppo costiero di circa 70 km da percorrere con una strada costiera. Volendo, si può percorrere un tunnel sotterraneo che taglia il fiordo e sbuca presso la città di Akranes, ma noi non ci siamo voluti privare di questo spettacolo.
Il panorama ci cattura anche nel secondo fiordo visitato, il Borgarfjörður, che offre piacevolissimi scorci agresti.
Il primo sito di un certo "spessore" che visitiamo è Barnafoss (-foss sta per "cascata"), una bellissima cascata di medie dimensioni e con una buona portata d'acqua. In passato purtroppo vi morirono dei bambini a causa del crollo di un ponte di roccia naturale, da cui il triste nome della cascata (Barna- sta per "bambini").
Nelle vicinanze di Barnafoss e in posizione rialzata rispetto ad essa, si trova il primo campo di lava che abbiamo visitato: l'Hallmundarhraun (-hraun significa "distesa di lava"). In questa fotografia ritrovo molto dell'Islanda che ho visto attraverso i miei occhi: immense distese brulle ma ricche di vita, un paesaggio incontaminato e primordiale, bello e minaccioso...
Dall'alto dell'Hallmundarhraun si osserva il fiume Hvita nell'incedere del suo percorso dopo la cascata di Barnafoss. Sullo sfondo si intravedono le cascatelle di Hraunfossar, generate da un fiume sotterraneo all'Hallmundarhraun.
Il tempo passa velocemente ed è ora di percorrere gli ultimi chilometri che ci separano dalla guesthouse di Hvitarbakki, ma prima ci concediamo una sosta nella località Reykholt per qualche foto al tramonto.
Il paesaggio che abbiamo percorso nell'attuale giornata è semplicemente mozzafiato: ampi spazi pianeggianti ricchi di colore e di particolarità uniche! Non da meno è la piccola località in cui soggiorniamo la notte: una casa dispersa nella prateria islandese...
6 commenti:
...ecco appunto ;-) ottima la descrizione e le foto non son da meno!Sintetico al punto giusto poi i tuoi scatti parlano da soli ;-)
e la seconda giornata è andata!!
buoni gli spunti che danno idea delle mete toccate ma che al tempo stesso lasciano libera l'organizzazione a chi volse eventualmente ripercorrere le vostre tracce!!
le foto poi sono il giusto la per far viaggiare la fantasia!!
oooh....finalmente il Moro torna ad aggiornare il blog! ^_^
Bene bene...mi fa piacere che hai deciso di raccontare il vostro viaggio in Islanda giorno per giorno....i primi due giorni sono già un bell'antipastino! complimenti!
Grazie ragazzi per i commenti!! Eh si, si torna ad aggiornare il blog nel pochissimo tempo che ritaglio nella giornata ;-)
l tuo blog non lo conoscevo ma le tue foto sono davvero splendide!
compolimenti mi ricordano il mio viaggio di due anni fa.
Ciao, Luigi
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