DIARIO DEL VIAGGIO IN ISLANDA CONCLUSO. DIARIO DEL VIAGGIO IN NORVEGIA, ISOLE LOFOTEN IN CORSO. BUONA LETTURA!

martedì 12 giugno 2007

Silent rooms: Consonno

Sulle montagne sopra Lecco si trova Consonno, una cittadina completamente abbandonata. Negli anni '60 un magnate italiano cercò di trasformare questo villaggio in una specie di Las Vegas lombarda, un posto con casinò, monumenti esuberanti, sale da ballo e un centro commerciale. Il tutto a portata dei facoltosi milanesi e situato in una posizione spettacolare dal punto di vista paesaggistico. Ben presto il calo di interesse verso la novità e una serie di coincidenze portarono Consonno allo stato di abbandono attuale.

Ora sul luogo si trovano solo edifici diroccati che vengono frequentati di notte per feste abusive e sessioni di graffiti. Al primo impatto prevale la meraviglia ma in seguito scende una specie di inquietudine legata non solo allo stato in cui si trova il luogo ma anche alle tristi storie legate alla nascita di questo fenomeno e al degrado odierno.

L'edificio principale è senza dubbio il centro commerciale in stile arabo, situato ai bordi di una strada dall'asfalto ormai consumato dal tempo. (CLICK ON)


Panorama: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 22 mm, 1694 s, f/11, tripod

In questo edificio le stanze abbandonate, le silent rooms del titolo, sono un richiamo dal fascino molto forte. Nel corridoio principale che corre sotto il porticato del piano terra, queste stanze richiamano l'attenzione in maniera irresistibile con il loro alone di mistero e i colori forti che contrastano con le ombre. I graffiti che si trovano ovunque raccontano un'altra storia rispetto al resto dell'edificio, ma ormai ne fanno parte. (CLICK ON)


Presence: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 16 mm, 1/15, f/9, tripod, flash wl

Entrando ecco altre stanze in grado di suggestionare con le loro forme e colori (CLICK ON)

Entrance: nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 12 mm, 1/3, f/9, tripod, flash wl

The red room: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 12 mm, 1/5, f/8, tripod, flash wl

Al piano superiore la tipologia e i colori delle stanze cambiano. Qui si possono invece trovare tracce di vite passate, segnate dalla presenza di materassi ormai marci. Impronte di mano possono trovarsi sulle pareti o sulle colonne come nella foto successiva. (CLICK ON)


A Silent Room: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100,12 mm, 1/13, f/9,tripod,flash wl

Al di fuori dell'edificio principale si possono trovare altre testimonianze di desolazione ed abbandono, testimoniato da cumuli di macerie e beni in disuso (CLICK ON)


The stack: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 12 mm, 5 s, f/9, tripod

Prima di andare via, un'ultima visione del minareto, torre che sovrasta il complesso. (CLICK ON)

The minaret: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 15 mm,1/100, f/9, tripod, flash wl

NOTE TECNICHE: In questa sessione ho impostato la Nikon D200 con modo colore II adobeRGB, contrasto basso, nitidezza +1.
Per la ripresa delle visuali esterne dal basso e degli interni si è reso necessario un grandangolo spinto come il mio 12-24 (equivalente 18-36 su pellicola). Col supergrandangolo si hanno due grossi problemi soprattutto per soggetti ravvicinati: la fuga prospettica e la distorsione dell'obiettivo. Pere quanto riguarda la prima ho ovviato utilizzando una bolla livella collegata alla slitta a caldo del flash, reperibile con circa 30€ in negozi specializzati. L'uso di questa bolla è fondamentale e consente di ottenere delle linee pulite senza deformazioni prospettiche dell'immagine: consigliata! Per quanto riguarda la distorsione, essa è davvero minima sul Tokina 12-24. Su soggetti molto ravvicinati, come lo stipite della porta della terza immagine però è visibile ad un occhio allenato e concentrata essenzialmente ai bordi delle immagini. Una passata delle immagini col plugin di Photoshop PTLens rimedia tutto.
Ho utilizzato un flash esterno in wireless ttl come effetto-presenza a dare un tono di mistero alle immagini. Per valorizzarne l'effetto ho sottoesposto le immagini di 1 stop rispetto alla lettura esposimetrica in modo da rendere più drammatiche le immagini. In postproduzione ho aumentato la drammaticità sfruttando un filtro midnight sepia opportunamente settato e mascherato su certe zone dell'immagine.

Per saperne di più sulla storia di Consonno andate su www.consonno.it

Aggiornamento del 3 luglio 2007: apprendo che nello scorso week end si è svolto un rave party di tre giorni che ha recato al luogo gravissimi danni. Ogni commento sull'inciviltà di questa gente è ormai superfluo!Vergogna! Tutte le notizie relative a questo scempio le potete trovare in forma professionale ed oggettiva al seguente link : clicca QUI. So che non ha a che fare con la fotografia, ma in qualità di fotografo e di persona rimango colpito dal fatto che un posto che ho ammirato per la sua bizzarria, il suo fascino dark e che ci ha insegnato qualcosa su come idee malate possano portare alla completa rovina (insegnandoci in fondo una lezione), si sia ritrovato in una situazione del genere.

Aggiornamento del 25 aprile 2008: aggiunte nuove foto di Consonno nel post: Il minareto di Consonno (cliccare).





5 commenti:

Ele ^_^ ha detto...

Cavoli mi hai fatto venire voglia di fare un giro in quella cittadina abbandonata.. Vabbè le foto sono stupende non c'è neanche bisogno di dirlo, hai scritto proprio dettagliatamente tutto, grande! Mi ci vorranno tipo 100 anni per imparare quelle cose! Cmq io adoro i graffiti quindi quel posto sembra proprio interessante anche se un pò lugubre.. ^_^

Andrea Moro ha detto...

Ciao Ele! :-) Grazie per il commento gentilissimo!Sono sicuro che questo posto ti piacerà, e poi dovrebbe anche esserti a portata di mano. Un saluto. Andrea :-D

Anonimo ha detto...

cercavo delle immagini di consonno su internet, queste sono le migliori che ho trovato. complimenti, bellissime.
di recente sono stato a consonno in una notte di luna piena, il cielo era molto terso, degli scatti a lunga esposizione sarebbero usciti spettacolari. peccato che dispongo di una fotocamera compatta e la mia abilità è scarsina, quindi non ho realizzato scatti particolarmente interessanti. inoltre non mi sono spostato sotto le gallerie per riprendere l'intero edificio. complimenti ancora comunque!

dode@email.it

Andrea Moro ha detto...

Grazie, fa sempre piacere ricevere degli apprezzamenti. Anche io ci sono stato in una notte di luna piena ed è stato bello poter effettuare alcune lunghe esposizioni. Non so che compatta tu abbia, comunque come minimo devi avere un treppiede e la modalità manuale di esposizione, ma non credo che basti, considerando che le compatte hanno molti limiti fisici. Data la passione che hai una reflex è un buon acquisto per il futuro, ma per ora cerca di fare tanta esperienza con la compatta. Ciao

Anonimo ha detto...

Sono appassionato di cinematografia e mi piacerebbe girare un documentario su questo posto dimenticato dal tempo e dagli uomini. Per far questo adopererò un camera Panavision digitale. Spero di farlo presto. Ho visto le foto del poste e devo dire all'autore" tanto di cappello", sono eccezionali, bravissimo!!!!