Atmosfera della luce crepuscolare
La luce è l'elemento fondamentale per ottenere una buona fotografia, in particolare nel paesaggio. Solitamente le ore migliori per fotografare sono quelle dell'alba e del crepuscolo, in cui la luce assume tonalità calde e piacevoli ed è inoltre di tipo radente: questo favorisce un'atmosfera incantata e malinconica ed assolutamente efficace per mettere in risalto tutti gli elementi paesaggistici con giochi di chiaroscuro.
Queste due foto sono state scattate recentemente a San Benedetto del Tronto . La luce e le condizioni atmosferiche sono diverse e questi elementi sono funzionali per esprimere diverse sensazioni. Il primo tramonto è caratterizzato da un'atmosfera dolce e tranquilla, enfatizzata dal cielo tenue e pulito e dall'aspetto setoso del mare. Il secondo tramonto ha invece un cielo tormentato da nuvole in rapido movimento e la luce è leggermente più fredda rispetto alla prima foto. Belle condizioni non sono però sufficienti a rendere gradevole un'immagine. Occorre comporre la fotografia in modo da renderla tridimensionale o almeno armoniosa attraverso diversi accorgimenti. Nella prima immagine ho utilizzato le rocce per creare un primo piano forte, mentre nella seconda o usato le linee guida per condurre l'occhio al monumento e al cielo sullo sfondo. Cliccate sopra le immagini per ingrandirle.
Foto a sinistra: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 13 mm, 13", f/16, treppiede, GND (P121)
Foto a destra: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 14 mm, 30", f/14, treppiede, GND (P121)
Foto a destra: Nikon D200, Tokina atx-pro 12-24 f/4, iso 100, 14 mm, 30", f/14, treppiede, GND (P121)
Queste foto sono state scattate con l'intento di sperimentare al meglio i miei nuovi filtri digradanti neutri, quindi ho voluto ottenere scatti pronti sin da subito, da postprodurre solo minimamente con una sistemata ai livelli in Photoshop. A tal fine ho impostato la D200 con contrasto "basso", modo colore III, saturazione "esaltata". Per compensare la differenza di esposizione tra cielo e terra ho utilizzato in entrambi i casi il filtro Cokin P121 del tipo GND8 (gradazione con escursione di 3 stop). Avendo usato focali corte, il filtro a lastrina P121 è stato inserito in un "wide-angle" holder, utile per evitare fenomeni di vignettatura.
7 commenti:
Che scatti fantastici! come fai ad azzeccare l' esposizione corretta di sera?
Mi sono riletto il tuo articolo sulle foto in notturne... sarebbe da stampare per averlo sempre dietro! ;-)
Ciao Lorenzo, grazie come sempre delle tue visite :-) L'esposizione di questi scatti non è stata difficile: esposimetro in matrix con filtro digradante. Con situazioni di chiaroscuro come al tramonto il matrix si comporta molto bene.
Grazie anche per il mio articolo sulle fotografie notturne! Esagerato...;-)
Bellissime foto! Sei davvero bravo (parere molto tecnico di una profana :P)
Volevo ringraziarti per il tuo commento, e invitarti a seguire il mio esperimento, se lo vorrai!!
Ciao,
Ilaria
Ciao! Complimenti per il blog, che ho trovato per caso, e che d'ora in poi continuero' a visitare!
Una domanda: sto diventando matto nel cercare i filtri Cokin graduati. Anch'io ho un grandangolare (Sigma 10-20), che - da quanto avevo capito - mi costringe ad orientarmi verso la serie X-PRO Cokin, difficilissima da trovare, a quanto pare.
Ho visto che invece tu usi i filtri Cokin P (abbastanza facili da trovare) con un "wide angle holder". Mi puoi dire di piu', per favore? E' un accessorio Cokin, o che altro?
Grazie e ciao!
A.-
Ciao e grazie per l'apprezzamaento! :)
Il wide angle holder è un accessorio che ho trovato per caso in un negozio di Milano nei pressi di piazza Argentina. In pratica è un portafiltri in grado di contenere un solo filtro. Se ci monti su una lastrina, vignetta meccanicamente fino a 12 mm. Dai 13mm non c'è più questo difetto. Se monti un polarizzatore cokin serie P invece, la vignettatura meccanica è pronunciata fino ai 14 mm e quindi il wide angle holder è inutile se vuoi scattare alle focali più grandangolari. Il mio consiglio, a maggior ragione col Sigma 10-20, è quello di prendere un polarizzatore a vite di tipo "slim" (esempio Hoya pro 1 digital) e di tenere le lastrine davanti all'obiettivo a mano.
La serie X-pro andrebbe bene, ma i prezzi sono da bivido...:-)
Capito, grazie. Col polarizzatore sono a posto, li ho tutti a vite (e slim per il 10-20). Sono estremamente interessato invece ai digradanti... e si', in effetti l'idea di provare a prendere SOLO le lastrine e tenerle a mano davanti all'obbiettivo è buona.
Grazie ancora!
Ciao,
Angelo.-
Posta un commento