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martedì 12 febbraio 2008

Plugin PTLens per la correzione dei grandangoli

Gli obiettivi grandangolari hanno molti pregi: l'ampio angolo di campo consente di riprendere grandi porzioni di scena e soprattutto riescono a dare un senso di immersione completa nel paesaggio circostante. Per utilizzare al meglio questo tipo di ottica si dovranno tenere in conto diversi aspetti. Innanzitutto la composizione di un'immagine risulta molto più difficile rispetto ai teleobiettivi, ma questo dipende soprattutto dal fotografo. Gli altri aspetti sono principalmente i difetti dell'ottica e la deformazione prospettica.

Tutti i grandangoli, in differente misura dai più economici a quelli più costosi, soffrono di alcuni difetti. In particolare mi riferisco alla distorsione, responsabile di un certo "arrotondamento" dell'immagine. Vi sono poi problemi di aberrazione cromatica e di vignettatura.
Mentre in genere questi ultimi due difetti sono abbastanza tollerabili, la distorsione può essere invece particolarmente fastidiosa.

La deformazione prospettica dipende invece da come viene ripresa la scena. Se si vuol fotografare per esempio un palazzo, di solito inquadriamo dal basso verso l'alto. Col grandangolo otterremo un edificio coi muri obliqui, le cui ideali propagazioni si ricongiungono verso il punto di fuga prospettico. Effetti di deformazione di tal tipo si ottengono sempre e comunque quando il piano del sensore non è perfettamente parallelo al piano inquadrato. Ovviamente questo problema si può risolvere con una macchina fotografica perfettamente in bolla oppure con l'uso di obiettivi basculabili, ma ciò non è sempre possibile.

Per correggere questi problemi è possibile utilizzare dei semplici plug-in di Photoshop. In particolare mi soffermerò su PTLens, che è in grado di correggere in toto tutti i problemi sin qui accennati. L'aspetto interessante di PTLens è che esso contiene in sé un database di modelli di fotocamere e di obiettivi. Per questo motivo, PTLens è in grado di correggere la distorsione di tutti gli obiettivi con un intervento automatizzato in base alle caratteristiche proprie di ogni lente. La distorsione di un obiettivo fisso da 20 mm sarà sicuramente diversa per esempio da quella dello zoom da kit 18-70 alla focale di 20 mm e PTLens è in grado di stabilire come dovrà essere corretta. Vedremo meglio questo aspetto poco più avanti.

PTLens lo potete trovare al seguente Link (click), cliccando poi su "download". Il plugin è compatibile con Windows. Per Mac c'è l'equivalente "LensFix", che potete trovare nello stesso link appena segnalato. Il plugin permette di correggere 10 immagini di prova, dopodiché occorrerà acquistare la licenza (sezione "purchase") dal costo di 15$. Questa licenza rimarrà valida anche per le successive versioni del plugin, che viene spesso aggiornato per l'ampliamento dei database di obiettivi e modelli di macchina fotografica.

Una volta installato, potrete accedere al plugin seguendo il percorso Filter>ePaperPress>PTLens. La prima volta vi verrà chiesto di selezionare la lingua del plugin, incluso l'italiano. L'uso di questo software è semplice ed intuitivo.

L'immagine che utilizzerò in questo breve tutorial è quella presentata qui a sinistra (cliccate per ingrandirla). Si tratta di uno scatto di architettura mal riuscito e si presta bene allo scopo. L'obiettivo usato è il Tokina at-x pro 12-24 @12mm. Questo obiettivo non ha molta distorsione, solo un po' alla focale minima e via via minore fino ai 20 mm. Tuttavia se avete, per esempio, un Nikkor 18-55 DX, la distorsione a 18 mm sarà decisamente visibile, molto maggiore del Tokina a 12 mm.



Nikon D200, Tokina at-x pro 12-24 f/4, iso 100, 12 mm, 1/3, f/9




Aprendo il plugin avremo un'anteprima dell'immagine. Sotto l'anteprima occorrerà selezionare "marca" e "modello" della propria fotocamera (reflex o compatta). La lunghezza focale a cui avete scattato l'immagine è automaticamente rilevata da PTLens attraverso i dati exif dell'immagine. Nel caso in esame, potete vedere cerchiata in rosso la lunghezza focale nell'immagine proposta qui sotto. Nella voce "obiettivo" troverete invece un elenco di obiettivi. Selezionate il vostro obiettivo con cura perché se sbagliate sarà sbagliata la correzione della distorsione. Potrete vedere l'effetto dell'intervento cliccando nella casella "anteprima" o "distorsione" (indicata da una freccia rossa)

Il risultato della correzione è la seguente. Si tratta di un'immagine animata, quindi vi consiglio di cliccarci sopra e di attenderne il caricamento.


Nonostante l'intervento, la qualità d'immagine non decade in maniera apprezzabile dopo la correzione. Potete confrontare due crop al 100% dell'immagine al centro e ai bordi. A sinistra vi sono le immagini originali e a destra quelle corrette. Cliccare sulle singole immagini per ingrandirle




Come si può ben vedere, l'immagine di prova è anche storta e deformata prospetticamente. E' possibile correggere manualmente la deformazione prospettica selezionando la scheda denominata "prospettiva" sulla destra, cerchiata in rosso nell'immagine in basso. Muovendo gli slider potrete correggere ad occhio la prospettiva sia in verticale (come l'esempio che ho fatto prima a riguardo della foto di un edificio dal basso verso l'alto) sia in orizzotale. Potrete anche correggere gli orizzonti storti con lo slider della funzione "ruota". Per aiutarsi vi è l'utilissima "griglia", che consiglio vivamente di usare (anch'essa cerchiata in rosso). Prestate molta attenzione alla deformazione di tipo orizzontale: è spesso trascurata e foto che sembrano avere tutte le linee orizzontali perfettamente dritte danno l'impressione di essere storte.
Un'altra cosa importante è il comando "sposta", situato in basso, sopra la voce "griglia". Potete utilizzare le frecce per traslare l'immagine a piacimento all'interno del riquadro. Infatti, per esempio ruotando l'immagine, capita che si formino angoli neri nell'immagine e parti della stessa finiscano al di fuori. Con "sposta" potrete minimizzare questo effetto. Ovviamente una volta dato l'ok dovrete comunque croppare l'immagine per rifilarla, a meno che non decidiate di coprire le parti nere col timbro clone di Photoshop.


Con l'uso della griglia e provando a correggere tutte le deformazioni, ho ottenuto il risultato proposto nella prossima immagine. Anche quest'immagine è una gif animata e quindi consiglio di cliccarci sopra per ingrandirla e attendere il caricamento.

Vediamo un altro esempio di correzione macroscopica. Si tratta di un'immagine del Duomo di Milano. E' notevole la differenza tra immagine non corretta e corretta in distorsione e deformazioni. Ovviamente a seguito delle correzioni sarà sempre necessario croppare l'immagine, come ben si capisce nelle seguenti immagini.

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